Quando si ha un bambino, non c’è niente di più bello al mondo del pensiero di poterlo nutrire, anche letteralmente. A volte però ci si trova nella condizione di non poterlo fare. Non tutte le mamme purtroppo hanno la fortuna di poter condividere questa meravigliosa esperienza con il loro bambino. Ma qual è la differenza tra il latte materno e quello artificiale? È proprio quello che cerchiamo di scoprire insieme con questo articolo, tra pro, contro e considerazioni sul tema.
Quando dover scegliere tra il latte materno e quello artificiale
Allattare in maniera artificiale spesso è una scelta. Forse non sapevi infatti che le donne che non possono fisiologicamente allattare rappresentano una percentuale dell’appena 1% sul totale delle mamme. Si tratta di quelle mamme che proprio non hanno il latte, e quindi non possono fisicamente darlo ai propri bambini. Attenzione però, perché anche negli altri casi non bisogna demonizzare una donna che scelga di allattare il proprio bimbo con il latte in polvere. Ci sono molti casi in cui lo stress, una dieta povera di certi alimenti, delle condizioni igieniche scarse, eventuali terapie farmacologiche, ma anche il latte che diminuisce perché non lo si dosa bene, possono portare una donna a preferire il latte artificiale a quello naturale. Vediamo allora qual è la differenza tra i due tipi di latte, cercando di capirne gli aspetti pratici.
Latte artificiale: pro e contro
La prima cosa da dire sul latte artificiale è che è simile a quello materno. Anch’esso infatti dona energia al bimbo, fornisce acqua e sostanze nutritive. Quindi la prima cosa da sfatare è che faccia male. Naturalmente non potrà mai sostituirsi a quello materno, per definizione, e tuttavia rappresenta un’alternativa ottima, anche perché a volte è l’unica, in tutte quelle situazioni in cui non si potrebbe fare altrimenti. Scegliendo questo sistema di allattamento puoi stare dunque tranquilla che il tuo bimbo crescerà sano e forte.
Inoltre la ricerca medica è sempre attenta e attiva nel formulare del latte artificiale che sia sano, nutriente e sicuro. Sapevi che il latte artificiale viene prodotto partendo da quello vaccino? Sono molti i processi di lavorazione a cui viene sottoposto prima di finire nel tuo biberon. Viene infatti limitato ad esempio il contenuto di sodio a livelli non tossici.
Inoltre l’uso di latte artificiale evita alla mamma degli effetti collaterali inevitabili nel caso di latte materno, tra cui la perdita dei capelli o l’insorgenza di carie.
Ancora, avere del latte pronto ti aiuta ad organizzare meglio la tua giornata.
Tuttavia, e questo rientra nei contro, esistono (ed è giusto darne conto) delle ricerche che suggeriscono come l’uso del latte artificiale possa essere correlato alla possibilità di sviluppare alcune allergie o patologie nel bimbo.
Latte materno: pro e contro
Per quanto riguarda il latte materno, uno dei vantaggi principali in questo caso è quello di assicurare al bimbo un nutrimento completo e soprattutto gli anticorpi che rafforzano il suo sistema immunitario.
Inoltre, aspetto psicologico di grande conto da considerare, il contatto umano tra te e il tuo bimbo, è stato dimostrato, rappresenta un momento di grandissima intimità insostituibile.
Quale scegliere allora?
In entrambi i casi sentito il parere del medico, la scelta è del tutto personale. Ciò che conta è il bimbo.
Considerazioni finali
Il periodo che precede lo svezzamento del bambino è fondamentale anche per la mamma: non esiste una scelta giusta o una sbagliata, la priorità va data al vivere questo periodo con la massima serenità possibile.