Capire cosa sia il visual management non è difficile. Basta pensare a tutte quelle volte in cui ci troviamo davanti ad indicazioni precise sottoforma di strisce, cartelli, lavagne, percorsi colorati e così via. Sembra una banalità, ma tutto è a prova di marketing.
Il visual management nasce da uno studio sulla maniera di diminuire tutti gli sprechi che qualsiasi attività commerciale può produrre. Così , partendo dalla casa giapponese Toyota, questa forma mentis di tipo economico si è sviluppato grazie anche all’utilizzo di alcuni strumenti indispensabili come ad esempio i cartellini del sistema kanban.
Adottare strategie di visual management ha i suoi benefici perché permette di applicare tutte e 5 le regole della “s” che sono fondamentali per far persistere una lean production. Queste regole sono alla base dello sviluppo di una strategia che permette di ridurre al minimo gli sprechi e possono essere la guida per iniziare a mettersi alla prova come attività davvero vincente.
Il visual management nella regola delle 5 “s”
Alla base della produzione, secondo il pensiero di origine giapponese della lean production ci sarebbero 5 punti chiave fondamentali rappresentati da parole che iniziano tutte per la lettera “s” e cioè: Seiri , Seiton, Seison, Seiketsu e Shitsuke. Queste stesse parole chiave le potete anche ritrovare in terminologia inglese e quindi sort, set in order, shine, standardize, sustain. Ma vediamo in che modo possono essere realizzate e soprattutto come rientra il visual management in questo tipo di ordinamento.
La prima parola chiave Seiri o Sort in inglese significa “sgomberare”, quindi se visivamente vi sembra tutto un caos non va bene. Secondo il visual management tutto deve essere sotto controllo, sott’occhio e anche ben ordinato, quindi liberarsi di tutto ciò che non serve. Veniamo così subito alla seconda parola chiave Seiketsu che significa “sistemare” e quindi mettere in ordine le cose che servono e che sono rimaste dopo lo sgombero. Ordinarle sempre secondo un criterio che viene dettato da un ordine di tipo visivo.
Insieme all’ordine serve anche igiene e pulizia come ci indica Seico che significa “splendere” nel senso di pulito splendente. Si passa quindi poi alla Seiketsu ossia alla “standardizzazione”che consiste nello stabilire e rendere note le regole che hanno portato all’ordine e alla distribuzione degli spazi. Non resta quindi che Shitsuke ossia “sostenere”. La messa a punto di regole deve essere condivisa da tutto il gruppo perché nel visual management ognuno ha il proprio ruolo ed ognuno ha la situazione sotto controllo. Tutti sono coinvolti nel processo e tutti devono fare in modo che si proceda verso la positività.