Le borse asiatiche hanno perso veramente moltissimi punti percentuali dall’inizio dell’anno fino ad oggi. In particolare è da sottolineare che se si prende come riferimento lo stesso periodo dell’anno scorso, addirittura il calo sarebbe di quasi il 50%. Ovviamente questo scenario non è molto positivo soprattutto in virtù del fatto che le cose non sembrano andare meglio.
In effetti le ultime sedute della borsa di Tokyo si sono chiuse in rialzo ma è facile capire come questo non sia sufficiente per fermare la crisi delle borse asiatiche che si sta sviluppando. Questo porterà non pochi problemi ai Paesi asiatici ma è anche vero che le conseguenze si rivedranno anche in Europa ed in America. Infatti sebbene non si possano avvisare conseguenze nell’occupazione e nei consumi, almeno per quanto riguarda il breve periodo, è vero che le esportazioni di questi Paesi potranno risentire non poco di questi problemi. In effetti si si controllano i dati questo fenomeno è già iniziato.
Se si prende ad esempio il PIL della Cina, uno dei Paesi più importanti della zona, si nota una crescita di circa il 7%. Sebbene per i cittadini europei questo dato potrebbe sembrare astronomico, bisogna anche considerare che esso è il più basso per la Cina da circa 25 ani. Questo sicuramente è sinonimo di decrescita anche se in realtà la produzione risulta essere ancora in attivo.
Quando si parla dell’Asia, poi, si fa riferimento a cifre veramente elevate dato il PIL dei Paesi che ne fanno parte. Per questo motivo un cambiamento anche di pochi punti percentuali potrebbe essere veramente letale per la bilancia delle esportazioni sopratutto verso America ed Europa. Nonostante questo, comunque, ci sono ancora investitori che credono nelle economie dell’Est e sono disposti ad investire. Forse questo processo permetterà alle borse di rimanere in positivo nel prossimo futuro.
Fonte: Bottadiculo.it