Oggi molte città vedono la presenza di importanti poli industriali vicino ai centri abitati. Dal punto di vista del trasporto, si pone, quindi, la necessità di movimentare, in maniera continuativa, quantità abbondanti di prodotti e materie prime, molte delle quali di natura pericolosa. Uno dei problemi principali che si presenta riguarda, di conseguenza, garantire la piena sicurezza dei dipendenti così come quella dei cittadini.
Come fare per garantire questa sicurezza ?
Trasporto di merci pericolose. La normativa A.D.R.
Da un punto di vista normativo, esiste l’ A.D.R. (Accord Dangerous Route) che regolamenta il trasporto di merci pericolose a livello internazionale e nazionale.
Ogni due anni questo accordo subisce degli aggiornamenti, per tener conto dello sviluppo tecnologico e delle nuove esigenze del mondo del trasporto.
La normativa A.D.R, in particolare, specifica quali sono le merci pericolose il cui trasporto internazionale è proibito e quali sono, invece, autorizzate ad essere trasportate su strada. Inoltre richiede che vengano forniti i dettagli sulle condizioni delle merci (ad es. come vengono classificate, quali imballaggi vengono utilizzati, quali sono le procedure di spedizione).
Entrando più nello specifico, i colli contenenti merci pericolose devono riportare, in modo leggibile ed indelebile, le seguenti informazioni:
1. il numero di identificazione della merce preceduto dalle lettere UN (oppure, ONU). Queste lettere rappresentano il codice internazionale che identifica il tipo di materia trasportata ed il tipo di pericolosità della stessa.
2. Un pannello romboidale (dai lati di almeno 10 cm) che rappresenta la classe ADR a cui appartiene la materia pericolosa. Tra le classi vi sono le seguenti: esplosivi esplodibili, gas non tossici non infiammabili, comburenti, tossici, nocivi, corrosivi, radioattivi.
3. Dove sia pertinente, va posto il marchio pericoloso per l’ambiente (pesce e albero disegnati dentro un rombo di lato 10 x10).
4. Sui colli devono essere presenti, inoltre, i marchi “frecce di orientamento” (frecce che indicano l’alto) sulle facce laterali opposte.
Infine la normativa A.D.R prevede che colui che effettua il trasporto di merci pericolose in colli ( per collo si intende qualsiasi oggetto di dimensioni considerevoli che si trasporti o si spedisca) deve assolutamente possedere il Certificato di Formazione Professionale (Patentino A.D.R). Un’eccezione a quest’ultima regola dipende dalla quantità dei colli trasporti: se sono esigui e limitati non è richiesta.
La normativa A.D.R, quindi, riesce ad armonizzare le norme di sicurezza attinenti i trasporti internazionali di merci e sostanze pericolose su strada e garantisce per tali trasporti norme accettabili di sicurezza.
Stoccaggio merci pericolose nei magazzini. La legge SEVESO
Un’altra normativa che garantisce la sicurezza dei cittadini e dei dipendenti delle aziende in merito alla movimentazione di merci pericolose, è la Legge Seveso.
In Italia l’incidente in un’azienda di Seveso che, nell’anno 1976, causò la fuoriuscita di una nube di diossina (una sostanza chimica altamente tossica) ha spinto l’Unione Europea a dotarsi di una politica comune per quanto riguarda la prevenzione dai grandi rischi industriali.
Attualmente molte aziende di logistica devono essere autorizzate alla gestione di prodotti chimici pericolosi, ai sensi della Legge Seveso. Molti magazzini italiani attuali costituiscono quanto di più avanzato sia oggi disponibile sul mercato dei prodotti chimici pericolosi.
L’azienda www.degdelucasrl.com, grazie alle sue certificazioni, all’osservanza della normativa ADR, all’ambiente sotto Legge Seveso, ai controlli periodici e ai programmi di manutenzione periodica, rappresenta una delle realtà più competitive sul territorio. Questo le consente di fornire prestazioni di qualità per quanto riguarda i trasporti nazionali, internazionali e la logistica integrata.